Molte attività quotidiane richiedono davvero pochi minuti.

Se ci pensi, le nostre giornate sono fatte di una lunga serie di “blocchi da cinque minuti” che tendiamo ad accumulare fino a trasformarli in due o tre ore di arretrati.

In fondo, procrastinare è proprio questo: una somma di micro-attività rimandate.

Da tempo mi sono imposto una regola semplice, che cerco di rispettare sempre: se un compito richiede tra i 2 e i 5 minuti, lo faccio subito. È raro che si riveli una scelta sbagliata.

Parliamo di cose banali: due piatti nel lavandino, una mail che richiede sei parole, una nota da archiviare. Eppure la tentazione è sempre la stessa: “lo faccio dopo”, “ora non ho tempo”, “non ho voglia”.

Quando ignoro la “regola dei cinque minuti”, il risultato è inevitabile: un lavandino pieno di piatti o una lista di mail che improvvisamente diventa faticosa da smaltire.

Ridurre il numero di decisioni quotidiane abbassa lo stress. Se scegli di non rimandare più ciò che richiede meno di cinque minuti, la decisione è già presa: non devi pensarci ogni volta.

Meno decisioni, meno stress.

Niente male, no?