Il codice ATECO identifica l’attività economica svolta da un’impresa e deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate al momento dell’apertura della partita IVA.
Si utilizza per scopi fiscali, contributivi e statistici, ma anche per ottenere agevolazioni statali e partecipare a bandi pubblici.
Chi non conosceva i codici Ateco ha imparato a farlo durante il periodo Covid quando è diventato essenziale quello registrato presso la Camera di Commercio per ottenere i vari sostegni e ristori che si sono susseguiti.
Per scoprire il codice ATECO corrispondente alla propria attività, è possibile utilizzare lo strumento di ricerca disponibile sul sito dell’ISTAT o su altre risorse come Infocamere o Codiceateco.it.
Se hai già un’attività trovi il codice ATECO sul certificato di attribuzione della partita IVA, sulla visura camerale dell’impresa o sul quadro di reddito della dichiarazione dei redditi – RG per le contabilità semplificate, LM per i forfetari e minimi.
La scelta del codice ATECO è cruciale, poiché influisce sulla tassazione, il calcolo dei contributi e gli obblighi di sicurezza sul lavoro. Ad esempio, nel regime forfetario, il codice ATECO determina il coefficiente di redditività per il calcolo delle tasse.
via: Studio Cartello