Paolo Sala

fiscalista · content curator · apprendista stoico

ott 2023

Il modello F24 per pagamenti e rimborsi

L’introduzione del modello F24 è stata una delle innovazioni più sensate fatte dal fisco italiano. Non è una battuta.

Fino al 1998, o giù di lì, i crediti verso lo Stato restavano tali, non si compensavano facilmente. Il modello F24 ha rivoluzionato tutto questo, rendendo facile, in moltissimi casi, ottenere il rimborso.

Come funziona?

Il meccanismo di base è semplice: inserisco nella colonna “importi a credito compensati” del modello F24 il rimborso del credito che mi spetta fino a raggiungere l’importo della colonna “importi a debito versati”.

Ciò che rende complessa la gestione è la compilazione corretta delle altre colonne dove inserire i codici tributo e il riferimento temporale.

Tre cose da sapere

  • Chi ha la partita IVA è obbligato ad utilizzare la modalità telematica (Remote banking, Entratel, Fisconline)
  • Chi non ha la partita IVA può pagare allo sportello soltanto se non esistono compensazioni, ovvero rimborsi di crediti utilizzati per ridurre il saldo del modello F24
  • Entratel e Fisconline sono i due canali telematici gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per intemediari (Entratel) e cittadini (Fisconline). Utilizzo obbligatorio per tutti in presenza di compensazioni.

Nota 1:

  • Fisconline permette l’accesso a tutti i servizi dell’Agenzia delle Entrate. Oggi SPID, CIE, CNS sono le credenziali che danno accesso a tali servizi.

Nota 2:

  • SPID: Sistema Pubblico di Identità Digitale
  • CIE: Carta d’identità elettronica
  • CNS: Carta nazionale dei servizi

Sono tutti e tre sistemi di riconoscimento per accedere a portali e servizi messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione.