Ci sono professionisti che si identificano talmente con il proprio lavoro da dimenticare di essere innanzitutto persone.
Auto-etichettarsi è la cosa più semplice, perché si evita di doversi dilungare in spiegazioni, ma non sempre è la cosa migliore.
Alcuni amano dire “Io sono un avvocato“, “Io sono un pittore“, “Io sono un marketer“, senza accorgersi di rinforzare il brand della categoria di appartenenza anziché il proprio.
La prossima volta che ti chiedono: “Che lavoro fai?” pensaci un secondo prima di dare la risposta migliore per te.