Quando si tratta di acquistare un immobile, il contratto preliminare, noto anche come “compromesso”, gioca un ruolo fondamentale.
È un accordo tra venditore e compratore che stabilisce l’impegno a concludere successivamente il contratto definitivo di compravendita, senza il quale il trasferimento della proprietà non può avvenire.
Il contratto preliminare è utilizzato in tutti i casi in cui l’acquirente è alla ricerca di un mutuo o il venditore attende la consegna di una nuova casa.
Il contratto preliminare deve essere redatto in forma scritta, mediante scrittura privata semplice, scrittura privata autenticata, o atto pubblico, ed è registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma.
La registrazione del contratto preliminare comporta il pagamento di:
Se il contratto prevede versamenti, come caparre o acconti, si applicano ulteriori imposte proporzionali:
Importante ricordare che le imposte versate in questa fase saranno detratte da quelle dovute per la registrazione del contratto definitivo.
Per proteggere i diritti dell’acquirente si ricorre alla trascrizione del contratto preliminare nei registri immobiliari. Questo passaggio impedisce che il venditore possa vendere l’immobile a terzi o gravarlo di diritti reali a loro favore, garantendo che eventuali operazioni successive non pregiudichino i diritti acquisiti con il compromesso.
I mediatori immobiliari svolgono un ruolo attivo nella gestione dei contratti preliminari, avendo l’obbligo di registrarli quando sono frutto della loro intermediazione. Ciò assicura che ogni fase della negoziazione immobiliare sia formalmente riconosciuta e sicura per tutte le parti coinvolte.
Il contratto preliminare di compravendita immobiliare è una tappa importante nel percorso che porta all’acquisto di un immobile. Conoscere i dettagli della sua forma, registrazione, e delle imposte dovute non solo aiuta a concludere in sicurezza il processo di acquisto, ma garantisce anche la protezione legale dei diritti di venditori e acquirenti.