Tradizionalmente, la produttività è associata all’idea di fare di più cose in meno tempo, un concetto che negli ultimi decenni ha portato molti a sentirsi costantemente sopraffatti e stressati.
Non è detto che debba essere per forza così, si può utilizzare un approccio alternativo: la “produttività lenta“.
L’obiettivo è ridurre il sovraccarico che spesso ci logora, promuovendo un lavoro che sia non solo sostenibile, ma anche profondamente significativo.
Contrariamente alla frenesia tipica degli ambienti lavorativi moderni, la “produttività lenta” incoraggia un ritmo di lavoro più vario e umano. Periodi di intensa concentrazione si alternano a momenti di riposo, permettendo una migliore gestione delle energie mentali e fisiche.
È una visione che vede il sovraccarico non come una menzione d’onore, ma come un ostacolo alla realizzazione di lavori veramente rilevanti.
Bisogna cercare di adottare un metodo di lavoro che aspiri ad una calma intenzionale piuttosto che ad un’attività incessante, riorganizzando il proprio approccio professionale in modo più riflessivo e sostenibile.
La ricetta di Cal Newport è racchiusa in tre soli ingredienti:
Ispirato da: Postanly Weekly