Paolo Sala

fiscalista · content curator · apprendista stoico

ago 2024

Il ritiro non è ammesso

Stai lavorando sodo ma non vedi progressi? È in questi momenti che la perseveranza paga.

In una delle mie vite precedenti mi ero innamorato della corsa, in particolare della mezza maratona, 21 km abbondanti da correre nel minor tempo possibile.

E’ stato un periodo molto formativo durato una decina d’anni, durante il quale mi sono tolto molte soddisfazioni e raggiunto traguardi inaspettati, per le mie modeste capacità podistiche ovviamente.

Durante alcune gare ci sono stati momenti di sofferenza nei quali desideravo arrivare al più presto al traguardo. In nessun momento ho pensato al ritiro, perché non era contemplato nella mia mentalità.

I miei obiettivi erano sempre tre:

  1. arrivare al traguardo
  2. migliorare il mio “personal best”
  3. arrivare in buone condizioni, con il desiderio di allenarmi per la gara successiva.

In realtà un ritiro ho dovuto affrontarlo alla Mezza Maratona di Nizza (Nice, Côte d’Azur), ma la causa fu un infortunio che mi tenne lontano dalla corsa per un po’ di tempo, che rabbia che ho provato!

Sono stati proprio quei momenti difficili e noiosi, che sembravano più lunghi di quanto non fossero in realtà, ad insegnarmi che attraverso le attività noiose e ripetitive ci avviciniamo ai nostri obiettivi, i nostri traguardi.

Di tanto in tanto mi capita di affrontare situazioni che generano insicurezza e frustrazione perché non vedo i risultati.

In quei momenti so che devo resistere e, un passo dopo l’altro, arriverò al 21mo chilometro, il mio traguardo desiderato.

Se hai un obiettivo chiaro in mente, corri la tua gara un passo dopo l’altro.

Il ritiro non è ammesso, salvo infortuni fisici, ovviamente.