Paolo Sala

fiscalista · content curator · apprendista stoico

ago 2024

Wp.com non è più una piattaforma per blogger

Ho scoperto l’ultima solo stamattina.

Quando un utente si iscrive al tuo blog – con la sola intenzione di ricevere i tuoi post o le “Newsletter” – automaticamente apre un account con wordpress.com.

Non va bene, così è troppo.

Non so da quanto tempo funzioni in questo modo, ma credo sia una cosa recente.

Da quando hanno introdotto la funzionalità Newsletter molte cose sono cambiate, in peggio.

Io stesso avevo commentato sul post di annuncio che in realtà non era nulla di nuovo, se non l’introduzione di blocchi appositi ed accattivanti per incentivare l’iscrizione al sito, o meglio, alla ricezione dei post.

Nonostante WordPress abbia in seguito separato le funzioni “Post & email” e “Post only” siamo lontani da un concetto di newsletter tradizionale.

  1. Un lettore si iscrive ad una newsletter per mille motivi, ma non quello di iscriversi alla piattaforma di pubblicazione creando un account.
  2. Un lettore si aspetta che la mail arrivi da me, non da donotreply@eccetera.
  3. Io voglio sapere se i miei lettori aprono le mie newsletter o se li posso cancellare dalla lista.
  4. Io voglio decidere se inviarla soltanto via mail senza pubblicarla sul sito. Non faccio e-mail marketing, soltanto vorrei inviare – anche – newsletter private.

A dire il vero Wp.com la svolta l’aveva data con l’introduzione di Gutenberg, l’editor a blocchi (BENE!) e diventando un website builder, per costruirti interamente il sito partendo da un tema idoneo (BENISSIMO!).

Subito dopo ci fu un cambiamento radicale del listino prezzi per i nuovi utenti, salvo poi fare marcia indietro nelle settimane successive.

Ho notato anche che tutti i temi recenti, anche quelli minimali, su browser più vecchi si vedono malissimo. A questo punto mi chiedo che senso abbia avere un bellissimo tema se poi non può essere apprezzato da tutti.

Ieri sono tornato ad un tema più vetusto, ma più fruibile.


E nel frattempo la piattaforma è diventata… “troppo“, anche per cercare di correggere il disordine precedente, come diceva uno dei suoi sviluppatori.

Accedendo alla dashboard hai mille funzionalità che servono ad un numero limitato di persone, e soltanto ora stanno cercando di ripulirla per renderla meno ingombrante.

Allo stesso tempo, però, Wp.com vende sempre più servizi e funzionalità. Dal punto di vista business ne hanno tutto il diritto, dal punto di vista dell’usabilità mi sembra un passo indietro.

Da parecchio tempo vorrei cambiare piattaforma, ma ogni anno mi spavento per la mole di contenuti che dovrei trasferire.

Il prossimo Aprile 2025 mi scade l’abbonamento, il 15° anno con Wp.com. Qualcosa mi dice che non arriverò oltre.

La direzione presa dalla piattaforma mi sembra chiara: ha iniziato rendendo facile il blogging per molti autori, salvo poi spostare il proprio focus verso un diverso tipo di utenza, vedi agenzie e costruttori di siti.

Non c’è niente di male, ma io non sono più in target per loro.

Alternative?

Tra le piattaforme di blogging adatte a chi vuole scrivere consiglio Blogstatic.

Io stesso ne sono utilizzatore per un progetto minore e mi trovo bene. Ho parlato più volte con il suo fondatore, Val Sopi, e devo dire che è una persona di grande disponibilità e talento.

In alternativa Ghost è una garanzia (ma non l’ho mai usato).

Per l’invio di sole newsletter mi piacciono ConvertKit (Kit) e Curated, entrambe con il proprio archivio pubblico da mostrare, o meno.

Tra le piattaforme ibride blog-newsletter-social Substack ha il suo perché.

Medium è anche molto bella, ma la lingua italiana è praticamente inesistente, peccato.