Paolo Sala

fiscalista · content curator · apprendista stoico

set 2024

Superare il perfezionismo: strategie pratiche

In un contesto professionale come quello di chi lavora con partita IVA, spesso ci troviamo a fare i conti con la pressione di dover raggiungere risultati eccellenti. Il perfezionismo può sembrare una qualità indispensabile, ma spesso ha un costo molto alto.

Lo sforzo continuo di cercare di soddisfare standard impossibili finisce per consumare le nostre energie mentali ed emotive.

Questo stress cronico non solo incide sul nostro benessere psicologico, ma compromette anche la produttività. Chi è perfezionista tende a perdersi nei dettagli, dedicando troppo tempo a compiti specifici e, paradossalmente, riducendo la propria efficienza.

Chi è “afflitto da perfezionismo” è meno produttivo e più vulnerabile all’esaurimento, perché investe troppo tempo in revisioni e miglioramenti continui.

Invece di inseguire la perfezione, talvolta può essere più utile tollerare l’imperfezione e mirare a un risultato “soddisfacente“. Questo approccio può migliorare sia la salute mentale che la produttività:

  • Sii gentile con te stesso/a – Quando commetti un errore o non raggiungi le tue aspettative, trattati con gentilezza, come faresti con un amico. Ricorda che l’imperfezione è parte della condizione umana e che nessuno è infallibile.
  • Evita la trappola del “tutto o niente” – Spesso chi è perfezionista tende a vedere tutto in bianco e nero: o una cosa è perfetta, o è un fallimento. Prova a vedere le sfumature di grigio, chiedendoti “Cosa ho fatto bene?” e “Cosa posso migliorare la prossima volta?” invece di giudicare il tuo lavoro come totalmente positivo o negativo.
  • Fissa un limite alle revisioni – Decidi in anticipo quante volte rivedrai o correggerai un lavoro prima di considerarlo finito. In questo modo eviti di cadere in un ciclo infinito di perfezionamento e puoi passare ad altre attività.
  • Crea una lista di “cose fatte” – Oltre alla classica lista di cose da fare, tieni traccia dei compiti che hai già portato a termine. Questo ti aiuta a spostare l’attenzione su ciò che hai già realizzato, evitando la trappola di fissarti su quello che manca ancora da fare.

Accettare l’imperfezione non significa accontentarsi, ma ridurre l’impatto negativo del perfezionismo sulla tua salute mentale. In questo modo puoi costruire una vita lavorativa più bilanciata e soddisfacente, dove non conta essere perfetti, ma essere efficaci, flessibili e, soprattutto, gentili con se stessi.

Questo approccio è particolarmente utile per chi lavora in proprio, dove la pressione di dover fare tutto da soli può amplificare la tendenza al perfezionismo. Riconoscere che l’imperfezione fa parte del processo può aiutarti a mantenere un equilibrio più sano tra vita professionale e personale.

— Dalla newsletter di TeuxDeux