Il Ravvedimento operoso speciale offre alle partite IVA soggette agli ISA che aderiscono al Concordato preventivo biennale, la possibilità di ridurre gli accertamenti sui periodi d’imposta 2018-2022, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva entro il 31 marzo 2025.
È davvero conveniente?
Il Ravvedimento operoso speciale è una misura appena introdotta dal Governo, rivolta alle partite IVA soggette agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) che decidono di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB).
È una sorta di “assicurazione” per limitare gli accertamenti per i periodi dal 2018 al 2022.
Ma come funziona esattamente e quali sono i vantaggi?
Il ravvedimento operoso speciale prevede il versamento di un’imposta sostitutiva, entro il 31 marzo 2025, che permette di evitare gli accertamenti analitici e induttivi.
In pratica, i contribuenti che scelgono di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) possono mettersi al riparo da controlli fiscali sulle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta dal 2018 al 2022.
La base imponibile e l’aliquota dell’imposta sostitutiva variano in base al punteggio ISA ottenuto dal contribuente.
Chi ha un punteggio ISA più alto (pari o superiore a 8) potrà beneficiare di aliquote più favorevoli, con un’imposta del 10%. Al contrario, chi ha un punteggio inferiore a 6 pagherà un’imposta sostitutiva fino al 15%.
Questo sistema premia dunque chi ha dimostrato maggiore affidabilità fiscale negli anni precedenti.
Per tenere conto dell’impatto della pandemia di Covid-19, l’imposta sostitutiva per gli anni 2020 e 2021 sarà ridotta del 30%, ma non potrà comunque scendere sotto i 1.000 euro per ciascun anno, indipendentemente dalle riduzioni applicate.
Nonostante i vantaggi offerti dalla sanatoria, è importante rispettare rigorosamente le condizioni previste.
Il ravvedimento operoso speciale non è valido se il pagamento dell’imposta avviene successivamente alla notifica di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate o in presenza di misure cautelari.
Inoltre, l’eventuale decadenza dal Concordato Preventivo Biennale comporta la perdita dei benefici.
Per i contribuenti che aderiscono al ravvedimento speciale, i termini di decadenza degli accertamenti sono prorogati fino al 31 dicembre 2027, offrendo un margine temporale maggiore all’amministrazione finanziaria che potrà comunque effettuare verifiche.
NOTE:
Il ravvedimento operoso speciale è principalmente un’opportunità per fare cassa, perché non elimina il potere di accertamento da parte dell’amministrazione tributaria.
Come al solito ogni caso andrà esaminato con cura da parte dell’azienda e dal commercialista, ma di tempo ne rimane davvero poco.