Paolo Sala

fiscalista · content curator · apprendista stoico

ott 2024

Il Ravvedimento operoso speciale: un’opportunità o un altro bluff?

Il Ravvedimento operoso speciale offre alle partite IVA soggette agli ISA che aderiscono al Concordato preventivo biennale, la possibilità di ridurre gli accertamenti sui periodi d’imposta 2018-2022, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva entro il 31 marzo 2025.

È davvero conveniente?


Il Ravvedimento operoso speciale è una misura appena introdotta dal Governo, rivolta alle partite IVA soggette agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) che decidono di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB).

È una sorta di “assicurazione” per limitare gli accertamenti per i periodi dal 2018 al 2022.

Ma come funziona esattamente e quali sono i vantaggi?

1. Per evitare accertamenti si deve versare un’imposta sostitutiva

Il ravvedimento operoso speciale prevede il versamento di un’imposta sostitutiva, entro il 31 marzo 2025, che permette di evitare gli accertamenti analitici e induttivi

In pratica, i contribuenti che scelgono di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) possono mettersi al riparo da controlli fiscali sulle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta dal 2018 al 2022.

2. Un sistema di aliquote basato sul punteggio ISA

La base imponibile e l’aliquota dell’imposta sostitutiva variano in base al punteggio ISA ottenuto dal contribuente. 

Chi ha un punteggio ISA più alto (pari o superiore a 8) potrà beneficiare di aliquote più favorevoli, con un’imposta del 10%. Al contrario, chi ha un punteggio inferiore a 6 pagherà un’imposta sostitutiva fino al 15%.

Questo sistema premia dunque chi ha dimostrato maggiore affidabilità fiscale negli anni precedenti.

3. Riduzioni legate alla pandemia

Per tenere conto dell’impatto della pandemia di Covid-19, l’imposta sostitutiva per gli anni 2020 e 2021 sarà ridotta del 30%, ma non potrà comunque scendere sotto i 1.000 euro per ciascun anno, indipendentemente dalle riduzioni applicate.

4. Attenzione alle condizioni: quando il ravvedimento non vale

Nonostante i vantaggi offerti dalla sanatoria, è importante rispettare rigorosamente le condizioni previste. 

Il ravvedimento operoso speciale non è valido se il pagamento dell’imposta avviene successivamente alla notifica di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate o in presenza di misure cautelari. 

Inoltre, l’eventuale decadenza dal Concordato Preventivo Biennale comporta la perdita dei benefici.

5. Proroga dei termini di accertamento 

Per i contribuenti che aderiscono al ravvedimento speciale, i termini di decadenza degli accertamenti sono prorogati fino al 31 dicembre 2027, offrendo un margine temporale maggiore all’amministrazione finanziaria che potrà comunque effettuare verifiche.


NOTE:

Il ravvedimento operoso speciale è principalmente un’opportunità per fare cassa, perché non elimina il potere di accertamento da parte dell’amministrazione tributaria.

Come al solito ogni caso andrà esaminato con cura da parte dell’azienda e dal commercialista, ma di tempo ne rimane davvero poco.