Il paradosso Meloni afferma che:
“Maggiore sarà l’adesione al Concordato preventivo biennale, maggiori saranno i controlli.”
Il Concordato preventivo biennale nasce dall’impossibilità di effettuare gli accertamenti necessari a contrastare l’evasione. Per renderlo più appetibile il Governo ha anche inserito un ulteriore condono, chiamato “Ravvedimento speciale“, per rendere definitivi i redditi dichiarati nel periodo 2018 – 2022.
Certo, anche l’esigenza di fare cassa ha un peso enorme nelle scelte governative, ma quello che salta all’occhio sono due cose:
1. Chi aderisce al Concordato preventivo eviterà una buona dose di accertamenti
2. Chi NON aderisce sarà inserito in una “lista selettiva” da utilizzare per i successivi controlli
Se nelle intenzioni del Governo c’è la riduzione dei controlli si rischia di ottenere l’effetto opposto, ovvero il “paradosso Meloni”.
Maggiore sarà l’adesione al concordato preventivo, maggiori saranno i controlli, poiché avendo un numero inferiore di aziende da controllare sarà più facile effettuarle.
Viceversa se l’adesione sarà bassa, continueranno ad essere troppe le partite IVA da sottoporre a verifica, nonostante la minaccia di rafforzamento dei controlli.