Paolo Sala

fiscalista · content curator · apprendista stoico

ott 2024

Il Concordato preventivo biennale e il “Paradosso Meloni”

Il paradosso Meloni afferma che:

“Maggiore sarà l’adesione al Concordato preventivo biennale, maggiori saranno i controlli.”

Il Concordato preventivo biennale nasce dall’impossibilità di effettuare gli accertamenti necessari a contrastare l’evasione. Per renderlo più appetibile il Governo ha anche inserito un ulteriore condono, chiamato “Ravvedimento speciale“, per rendere definitivi i redditi dichiarati nel periodo 2018 – 2022.

Certo, anche l’esigenza di fare cassa ha un peso enorme nelle scelte governative, ma quello che salta all’occhio sono due cose:

1. Chi aderisce al Concordato preventivo eviterà una buona dose di accertamenti

2. Chi NON aderisce sarà inserito in una “lista selettiva” da utilizzare per i successivi controlli

Se nelle intenzioni del Governo c’è la riduzione dei controlli si rischia di ottenere l’effetto opposto, ovvero il “paradosso Meloni”.

Maggiore sarà l’adesione al concordato preventivo, maggiori saranno i controlli, poiché avendo un numero inferiore di aziende da controllare sarà più facile effettuarle.

Viceversa se l’adesione sarà bassa, continueranno ad essere troppe le partite IVA da sottoporre a verifica, nonostante la minaccia di rafforzamento dei controlli.